Fatemi spiegare le vere ragioni di tutto questo...
Diciamo che è nato tutto per caso, dalla mia passione per i computer, le reti LAN e, in generale, tutto quello che riguarda Internet. Sono stato "folgorato" dal fantastico mondo dell'Information Technology a sedici anni, quando nel Centro Elaborazione Dati del Messaggero Veneto (giornale per il quale mio padre lavorava come fotoreporter) ho visto per la prima volta un rack.
Non so neanch'io che cosa ho provato, sono semplicemente stato ipnotizzato da quell'armadio enorme, con cavi e cavetti che gli uscivano da tutti i lati. Mi sono informato, ho domandato al SysOp del CED, mi sono fatto spiegare il suo funzionamento e la sua collocazione nell'ambiente. L'ho ammazzato di "perchè?". Trovavo tutto molto affascinante...
Sono cresciuto, sempre con questa mia strana ed insolita passione, integrando le conoscenze hardware con quelle di software per la progettazione e lo sviluppo di siti web (specializzandomi in php, perl e java, i miei linguaggi preferiti); perito in elettronica e telecomunicazioni, a diciannove anni ho seguito un corso di reti ed infrastrutture industriali all'ENAIP F.V.G., dove ho potuto approfondire lo studio sulle tipologie di connessione per la trasmissione dati e dei principali protocolli internet.
Il resto è venuto da sè, smanettando, esplorando e sperimentando (e tante volte facendo grandissime cappelle). Sono fiero di dire che tutto quel poco che so l'ho imparato da solo, pistolando e passando notti insonni davanti ad un computer. E per divertirmi non perdo mai l'occasione di risolvere problemi e di cercare soluzioni alternative.
Nell'ormai lontano 1999, alla Fiera dell'Elettronica e del Radioamatore di Pordenone, mi sono imbattuto nel server che ormai mi accompagna fedelmente in questa mia avventura: un Olivetti Netstrada 3000 modello Vulcan (che fa ancora felicemente parte della mia farm con l'allegro nomignolo blade2.faith.net). E' stato il mio primo acquisto (per la bellezza di 160.000£, lol) con lo scopo di crearmi una rete casalinga e di imparare, sperimentando ed arrangiandomi, a gestirla.
Visto che le cose procedevano decentemente (mi ero condiviso un accesso ISDN tra tre computer: il serverino olivetti, una workstation ed un portatile) dopo questa esperienza mi sono deciso a cercare apparati di rete un po' più professionali (non nuovi, naturalmente, il mio budget era mooolto ridotto). Dopo un anno nasceva la prima bozza di FaITh: PDC HP recuperato da un'ufficio con NT4, proxy (l'ormai inseparabile Netstrada), e la rete precedentemente realizzata. Non aveva niente a che fare con reti autoadattative, clusters e robe del genere: era una normalissima LAN casalinga, ma l'ho definita appunto "prima bozza di FaITh" perchè da essa si è effettivamente sviluppata la rete che, anche in questo preciso istante, vive e ti permette (anche) di leggere queste parole.
Non mi dilungo nel racconto, dico solo che grazie alla mia testardaggine e ad un, ehm... notevole spaccamento mi sono documentato su reti neurali, intelligenza artificiale ed applicazione delle entità A.I. nella gestione dei processi, con il risultato di aver realizzato quella che effettivamente adesso è chiamata FaITh: Fast Artificial Intelligence Terminal-based Host.
Chi non mi conosce probabilmente si chiederà: "ma sto tizio non ha nient'altro di meglio da fare che star dietro a dei computer? e poi se li tiene in casa? sempre accesi?? ma è scemo?!"
Forse, si, non sono normale, ma tutto questo è nato con degli scopi ben precisi: dovevo trovare un modo per sperimentare quello che ho imparato, per capire come funziona Internet, per poter realizzare dei siti e gestirmeli per conto mio. La classica filosofia "fasìn di bessôi" (facciamo da soli).
Un solo motivo di base, però: imparare!
Gestire sei servers, una rete e dei siti, con annessi servizi FTP ed email... Non è uno scherzo. Certamente è un impegno di risorse e di tempo non trascurabile, considerando che per lavoro sto fuori casa mediamente 50 ore alla settimana...
Ma in questi tempi di controllo e di censura tutta italiana (servono degli esempi? l'Urbani e la legge sull'editoria online ve le ricordate, no?) preferisco che quello che penso e voglio dire possa ancora essere gestito da me.
E poi, diciamoci la verità, già che c'ero ho pensato di utilizzare questo piccolo spazio sperduto nella Grande Rete per raccogliere tutto quello che di buono riesco a creare. Fotografie, consigli, racconti, musica, non per una vena di esibizionismo ed egocentrismo, ma per dare una specie di punto di riferimento - un luogo di ritrovo virtuale - a tutti i miei amici (pochi, ad essere sincero, e sparsi in giro per questo strano mondo), per sentirci tutti meno distanti. Noi informatici siamo fatti così.
La gente normale si ritrova nei bar, ai concerti, magari al cinema. Non fraintendetemi, faccio anch'io come la "gente normale": con i miei compari musicisti si scolano ettolitri di birra, faccio festa ai concerti (per quanto un fonico sempre incasinato possa fare festa, ahah), ma Internet è un'altra cosa...
Ok, sto divagando.
Copyright © .:: FaITh.net ::: Servizi Web e Risorse On-Line Tutti i diritti riservati.
