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 No ai brevetti software!
Opinioni ed Attualità
Ho deciso di ripubblicare l'articolo che scrissi ormai più di due anni fa e di inserirlo nella sezione "Opinioni ed Attualità", per non dimenticare la battaglia che molti programmatori hanno combattuto e le ideologie che continuiamo a portare avanti contro questo scempio della libertà.

Quella della brevettabilità software è una legge che spianerà il mercato alle major, precludendo ogni possibilità al software libero di essere distribuito ed apprezzato.

Da nosoftwarepatents.com: "Sotto la pressione del sistema dei brevetti e dei potenti lobbisti dell'industria, l'unione europea sta per commettere un grosso sbaglio: permettere il passaggio di una legge che renda legale i brevetti software. Se questo dovesse accadere, il prezzo da pagare sarà altissimo. L'industria europea del software cadrà in mano a estorsori senza scrupoli. Un cartello di grosse compagnie distruggerà i competitori più piccoli. Di conseguenza, pagheremo tutti più soldi per software meno sicuro e di minor qualità. Voi personalmente, i vostri affari, la vostra azienda, il vostro governo, voi tutti."

Web Demo Against Software Patents

Oggi, 24/06/2005, mi è giunta questa email informativa in quanto mi sono registrato ed ho firmato la petizione di EuroLinux ormai quattro mesi fa:
    Caro Diablo [1],

    1) Il voto in Seconda Lettura sulla direttiva sui brevetti software ci sarà in 7-9 giorni lavorativi il 5 o 7 Luglio.

    2) Le attività di lobby a Bruxelles sono pesanti, attualmente c'è molta pressione sui Parlamentari Europei da parte di aziende a favore del brevetto software. La lobby a favore della brevettazione ha più di 30 lobbisti in più di noi, la maggior parte si spaccia per portavoce delle PMI.

    3) È necessario darsi da fare, presso http://noepatents.eu.org/ manteniamo una list di quello che potete fare come PMI o come individuo. Consigliamo in particolar modo che contattiate in fretta il vostro Parlamentare e, se potete parlare per una PMI, che attendiate alla conferenza Economic Majority il 29 Giugno a Bruxelles http://www.economic-majority.com/konf050629/. Vi preghiamo di decidere presto sulla vostra partecipazione, in modo che si possa ottenere in anticipo un appuntamento col vostro Parlamentare o col suo assistente.

    Cordialmente,
    Hartmut Pilch, Gérald Sédrati-Dinet, FFII, Ludovic Pénet, APRIL

    Hai sostenuto http://petition.eurolinux.org/ iscrivendoti con l'indirizzo email (cut). Poiché agire è ora più che mai importante, i promotori della petizione ci hanno chiesto di spedirti questa email.


Il discorso è semplice: se io volessi continuare a produrre del software e distribuirlo con il mio nome dopo l'approvazione di questa *terribile* legge dovrei per forza brevettarlo; ma se (esempio pratico) io dovessi depositare per tutelarmi ogni pagina in php che scrivo, oppure ogni codice in Java, Perl o C che produco, dovrei spendere una valanga di soldi in tasse, concessioni e cagate varie (per non parlare del tempo che ci metterei a fare tutti i conseguenti giri burocratici).
Nessun programmatore che non abbia alle spalle una grande software house potrà mai permetterselo, e tutto questo a vantaggio delle major che occuperanno ancor di più il mercato.
Il mio lavoro è anche programmare. Se la legge europea sulla brevettabilità del software verrà approvata, non esisterà più nessun codice libero, nessuna licenza freeware, GNU, GPL... niente.

Tragico, sia per noi programmatori sia per gli utenti che non potranno più avere (altro esempio molto banale) AntiVir -free- al posto di Norton -a pagamento-.



Cito ancora da nosoftwarepatents.com:
    Senza i brevetti sul software l'Europa potrebbe mantenere bassi i costi, stimolare l'innovazione, migliorare la sicurezza e creare posti di lavoro. Grazie a Linux e al software open-source, l'Europa ha la possibilità di ottenere l'indipendenza da Microsoft e da altre grandi aziende americane. Tuttavia, se l'Unione Europea dovesse approvare i brevetti software, sarà l'inizio della fine per Linux. Ma non solo per Linux, che è solamente l'esempio di maggior spicco.


Ma voi vi chiederete "cosa cavolo possiamo fare?". C'è molto che potete (e dovreste) fare: firmare la petizione online, pubblicare i banner ufficiali sul vostro eventuale sito, dire ai vostri amici di visitare questa pagina o i link che troverete alla fine di questo testo.
La petizione l'ho firmata ormai 4 mesi fa, tra i primi. C'è veramente da preoccuparsi se questa schifezza verrà approvata, ribadisco il concetto: il software libero non potrà più esistere (niente Linux, open source, GNU, freeware affidabili)! Noi programmatori minori saremo in braghe di tela, ed anche voi utenti normali!

Informatevi e sottoscrivete, che è meglio...

Naturalmente anche FaITh Networks partecipano alla battaglia, e se cercate nella lista dei siti sottoscriventi troverete anche questo mio piccolo pensiero:
    Fight the majors, and let the code be free! I am a small programmer and I want to write my codes until I'll be able to do it. I'm not under a software house, so if this law will pass my creativity will be killed. Let's stop this disgusting thing!
    -DiABlO-


01/07/2005: piccolo aggiornamento. Riporto una nota dell'Ansa per quanto riguarda l'intervento della prersidente dei Verdi in Parlamento europeo:
    Brevettabilità software. Frassoni: dannosa per economia.
    "I brevetti sul software sono nocivi alla libertà, all'innovazione e all'economia". Lo ha detto ieri Monica Frassoni, presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo, riguardo alla direttiva sulla brevettabilità del software che verrà votata la settimana prossima, in seduta plenaria, dall'assemblea di Strasburgo. Frassoni ha sottolineato che "in occasione del voto in plenaria, i parlamentari europei avranno la possibilità di schierarsi dalla parte dei cittadini, di difendere le piccole e medie imprese e di rifiutare la legalizzazione della brevettabilità del software". "Il nostro gruppo si è impegnato fin dall'inizio nella battaglia contro questa direttiva, simbolo di un'Europa che non vogliamo: l'Europa dei monopoli e della burocrazia", ha proseguito l'eurodeputata, rimarcando che la Commissione e il Consiglio hanno "completamente ignorato la posizione del Parlamento UE". Nei 21 emendamenti presentati insieme ai deputati di quasi tutti gli altri gruppi politici, ha spiegato Frassoni, "proponiamo una chiara distinzione tra il software, protetto dal copyright, e le invenzioni tecnologiche, che dovrebbero essere brevettate.
    Questi emendamenti renderebbero il testo proposto dal Parlamento UE molto più chiaro della posizione del Consiglio". (Ansa)


05/07/2005: meno uno alla svolta decisiva.
    Cortiana: oggi si decidono i destini dell'innovazione europea.
    "Credo che non ci siano affermazioni roboanti o eccessive di fronte al rischio che stiamo correndo in queste ore e cioè l'eventuale approvazione della direttiva per la brevettabilità del software, in votazione oggi al Parlamento Europeo". Lo afferma il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana, delegato italiano al Summit per la società dell'informazione dell'Onu. "Tale provvedimento è fortemente sostenuto da pochissimi grandi gruppi, per lo più extraeuropei, che hanno trovato un alleato in quelle grandi imprese che di tutto si occupano, tranne che di software e di ict, e che vogliono solo mascherare con qualche brevetto in conto corrente operazioni finanziarie poco chiare. Alla direttiva - prosegue Cortiana - si sono invece opposti tutti quei soggetti che realmente operano nel settore: praticamente tutte le software house europee, tutto il mondo del software libero, tutte le grandi associazioni che si occupano di diritti digitali, quasi tutte le istituzioni universitarie e più di due milioni di cittadini.
    Stiamo parlando di un comparto che solo in Italia occupa più di un milione di persone e che rischia di essere consegnato a imprese extraeuropee. Altro che libero mercato! Questa direttiva droga il mercato dell'innovazione, l'unico attraverso il quale l'Europa può uscire dalla crisi presente. Oggi vedremo - conclude l'esponente del 'sole che ride' - se l'Europa è un terreno di democrazia, dove i cittadini contano più delle lobby, o se siamo in mano ad una burocrazia incapace di ridare un senso alla nostra comunità continentale, aggravando così ancora di più la crisi profonda avviata dal voto francese e olandese".


Informati e firma la petizione online contro il brevetto del software, sostenuta dalla EuroLinux Alliance e dalle associazioni OpenSource europee. Un piccolo sforzo per tutelare i programmatori minori come me, che non si appoggiano a nessuna software house ed operano totalmente in proprio, e per proteggere il mercato del software dallo strapotere delle majors.

Link alle risorse ufficiali:



07/07/2005: la fine dell'incubo
Evidentemente l'Europa non è proprio da buttare: 648 voti contrari, 14 voti favorevoli, 18 astenuti. La posizione europea nei confronti della direttiva sulla brevettabilità del software è inequivocabile. I Verdi esultano, le grandi industrie alzano bandiera bianca: fine dell'ultima puntata. L'articolo riguardante la votazione lo trovate sul sito di WebNews. Good work, guys!!

Update 07/07/2006: a year later
Un anno è passato. Niente di nuovo. Ma voglio tenere queste righe come dimostrazione di quello che è successo, soprattutto per non dimenticare.

  Postato Monday, 24 December 2007 @ 18:13:56 CET da Emanuele


 
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