Una cosa che mi ha da sempre affascinato è smontare le cose per capire come funzionano. E a dire la verità questa abitudine non l'ho persa, e continuo a smanettare su qualsiasi cosa (soprattutto su queste nuove tecnologie che ormai ci accompagnano quotidianamente). Il nuovo modello di contatore, che Enel ha ormai installato alla maggior parte dei suoi clienti, si presta molto a questo hacking "conoscitivo". Sembra particolarmente interessante analizzare in breve il funzionamento di questi apparecchi.
È da un po' di tempo a questa parte che si sente parlare dei nuovi contatori elettronici che hanno ormai rimpiazzato i vecchi modelli elettromeccanici; abbiamo visto servizi anche su Striscia la Notizia, che ci raccontavano di come questi contatori siano molto più precisi dei vecchi, e per questa ragione scattassero molto più facilmente. Le prime versioni uscite scattavano anche *troppo* facilmente, ed è proprio questo inconveniente che attirò Striscia e ne fece parlare tanto.
I nuovi contatori sono molto più leggeri dei vecchi, circa 1 kg o poco meno contro i circa 2 kg dei vecchi. Sono completamente elettronici, vengono tarati per scattare al minimo superamento della soglia di potenza contrattuale e permettono la telelettura dei consumi e la modifica dei parametri di fornitura direttamente dagli uffici dell’Enel. Una delle ragioni per cui sono stati sviluppati è infatti proprio questa innovativa funzione che consente la lettura e la programmazione a distanza; non a caso infatti il progetto è stato chiamato "telegestore".
Pur non essendo disponibili molte fonti in rete, mi sono documentato come meglio potevo sull'argomento (notate la bibliografia alla fine, dove troverete un po' di siti contenenti informazioni interessanti a riguardo).
Nel febbraio 2003 c'è stato un convegno a Parigi, dove si è parlato proprio di questo progetto. Ve ne espongo i tratti salienti.
Il progetto "telegestore" consente la gestione ed il controllo remoto dei nuovi contatori, propone numerose innovazioni per gli utenti e, in un vicino futuro, permetterà lo sviluppo di una rete basata proprio sull'infrastruttura elettrica preesistente. Il progetto collegherà infatti 30 milioni di utenti, tutti italiani, alla rete Enel, che, a quanto dicono, è la prima e più imponente azione di interconnessione in Europa. Si passerà infatti dal vecchio contatore elettromeccanico ad uno interamente elettronico, che consentirà l'intera gestione dei dati raccolti da remoto e permetterà lo sviluppo di tariffe agevolate per gli utenti e soprattutto convergenti.
La rete sarà divisa in tre enormi blocchi:
- il contatore, che raccoglierà i parametri delle letture;
- un concentratore, che raccoglierà i dati dei singoli contatori; ve ne sarà circa uno ogni 100 forniture;
- un sistema centrale di smistamento che raccoglierà i dati dei vari concentratori.
Il funzionamento sarà quindi il seguente:
I contatori accumulano dati relativi all'utente (consumo, fasce orarie di consumo ecc), i concentratori ricevono questi dati e, quando richiesto dal centro commerciale, li trasmettono al gestore. Il collegamento tra i concentratori ed il centro di acquisizione dati avviene prevalentemente via GSM (nella maggior parte dei casi utilizzando reti Wind, società che ha una grande fetta delle azioni Enel) o, in mancanza di copertura, via cavo; il centro di acquisizione è collegato ad una rete Intranet MAN alla quale sono a loro volta collegati i centri operativi e il sistema commerciale, che controlla e memorizza i consumi degli utenti.
Il collegamento tra il contatore ed il concentratore viene effettuato a 2400bps tramite il protocollo di comunicazione Lontalk ANSI EIA 709.2-A-2000, grazie a dei chip prodotti dalla
Echelon ed usati per questo progetto: questi circuiti integrati consentono la comunicazione su rete elettrica preesistente come se fosse una LAN.
Passiamo ora a parlare del contatore. Questo è dotato di un display che consente di visualizzare le informazioni (scatti, la tariffa usata, il numero utente ed altre robe) grazie alla selezione di un pulsante (l'unico presente sull'interfaccia esterna). Il contatore poi è fornito del solito interruttore per staccare la corrente quando lo si desidera e di un'interfaccia ottica riservata al personale dell’Enel (non è altro che un'interfaccia ad infrarossi IrDA, utilizzata per la programmazione e la verifica alla prima installazione). Una curiosità: il tecnico che è stato a montare il contatore a casa mia aveva un palmare Compaq (veramente bello, tra l’altro… schermo a colori, MMC) che ha collegato con una sorta di IrDA calamitata.
All'interno del contatore vi è lo speciale chip Echelon LonWorks PTL-22 serie PowerLine che permette appunto la comunicazione su rete elettrica. Volendo è possibile anche acquistare uno di questi integrati, ma tuttavia credo che la versione “commerciale” operi su una diversa frequenza (il contatore dovrebbe operare sugli 82kHz per la portante primaria e sui 75kHz per quella secondaria). Ci sono notizie discordanti circa la possibilità di aggiornare da remoto il firmware del sistema, quindi non so dirvi di più su questo argomento; posso dirvi invece che la comunicazione avviene a paring con chiave pubblica (simile a pgp o ipsec), motivo per il quale credo sia estremamente difficile utilizzare un pc per mostrarsi alla centrale come un contatore ed intercettare le transazioni.
Il contatore è fornito inoltre di un controllo contro le manomissioni hardware e software; il controllo software credo concerni un eventuale possibilità di attacco dalla porta IrDA, mentre il controllo hardware penso che includa qualche sistema contro l'apertura dell'apparecchio (è difficile reperire informazioni a riguardo, ma probabilmente sono gli stessi metodi di sicurezza utilizzati per la protezione dei terminali telefonici all'interno delle cabine Telecom).
Bibliografia - può darsi che i siti non siano più disponibili, dato che la documentazione l'ho cercata ormai quattro anni fa.
Enel.it;
Disp.duke.edu;
Ordine degli ingegneri Milano, pagine 20 e 21;
Documentazione Echelon.com;
Prodotti Echelon.com;
Pubblicazioni Echelon.com;
Elektro.it.